Sono stati celebrati ieri pomeriggio alle ore 16 nella Chiesa di San Silvestro Papa di Villa San Vincenzo i funerali di Matteo Di Prinzio, il giovane 22 enne morto nella notte tra Giovedì e Venrdì Santo nella sua abitazione per asfissia da monossido di carbonio emanata dalla stufa a gas della sua camera da letto.

Il corteo funebre è partito dall'Ospedale Clinicizzato di Chieti dove la salma era stata portata per effettuare l'esame autoptico, che non ha fatto altro che confermare le prime ipotesi avanzate sulle cause del decesso.

Ad attenderlo migliaia di persone, che hanno dovuto occupare lo spazio antistante la Chiesa e la strada provinciale per Castelfrentano, chiusa momentaneamente al traffico per evitare incidenti.

Il feretro è stato poi accompagnato a spalla dagli amici per tutto il tratto dalla Chiesa al cimitero del posto.

Tante le manifestazioni di affetto e cordoglio rivolte alla famiglia e lasciate sulla pagina Facebook del ragazzo, che ha raccolto sfoghi, saluti e ricordi.

Matteo è stato definito da tanti come un ragazzo dolce, esuberante e solare. Un vero lavoratore, maturo per la sua età, che lo aveva  portato alla decisione di lasciare casa dei genitori per conquistare la sua indipendenza e andare a vivere da solo.

Un pensiero vuole andare ai genitori di Matteo e ai suoi fratelli: "La vita talvolta rassomiglia a un lungo e mesto sabato santo.Tutto sembra finito,sembra che trionfi il malvagio,sembra che il male sia più forte del bene.Ma la fede ci fa vedere lontano,ci fa scorgere le luci di un nuovo giornoal di là di questo giorno.La fede ci garantisce che l’ultima parolaspetta a Dio: soltanto a Dio!La fede è veramente una piccola lampada,ma è l’unica lampada che rischiara la notte del mondo:e la sua umile luce si fondecon le prime luci del giorno:il giorno di Cristo Risorto.La storia allora non finisce nel sepolcro,ma esplode nel sepolcro:così ha promesso Gesù,così è accaduto e accadrà!["