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Mal di pancia e malpancisti, fisiolologia di un neologismo dai giornali

Alla vigilia del voto alla camera, che mette in discussione la stabilità dell’attuale governo, tornano i fantasmi del “malpancismo”: neologismo dai giornali e malattia di un sistema in crisi.

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“Malpancista” è un sostantivo maschile derivato da “mal di pancia” o “maldipancia”, noto dolore alle viscere, utilizzato in senso metaforico già nel Grande Dizionario di Battaglia. Il neologismo sfrutta uno dei suffissi (-ista) più ricchi di sfumature semantiche della lingua italiana; in generale i nomi che terminano in “-ista” possono essere parafrasati con “persona che intrattiene una qualche relazione col nome di base”. In questa categoria rientrano tanto formazioni che designano attività professionali (es. pianista, moviolista, elicotterista), quanto formazioni che designano seguaci di ideologie e movimenti politici (es. brigatista, fascista, zapatista). Nel caso specifico di “malpancista” si può parlare, come succede per un nutrito numero di sostantivi simili (es. giustificazionista, consumista, pressapochista), di persone che sono affette da particolari tendenze o esibiscono particolari abitudini di comportamento ma con una connotazione semantica di tipo politico. Era il 1998 quando Dario Fo dichiarava di avvertire “mal di pancia” di fronte a un governo D’Alema sostenuto da Cossiga e Udeur; sulle pagine di “Repubblica”, negli stessi giorni, Sebastiano Messina recuperava la frase coniando un neologismo dalle alterne fortune: "Sono tornati i malpancisti, quelli che marciano dietro la bandiera portandosi in corpo il peso di un dubbio indigesto". Come già sottolineato in altre sedi, i neologismi tendono a vivere ciclici momenti di gloria: nascono, spariscono, a volte ritornano. Il ritorno può essere caratterizzato da un aumento di intensità semantica e/o estensione d’uso, proprio come nel caso di “malpancista” che, dall’originario contesto politico, ha finito, di recente, per attecchire anche nel linguaggio sportivo: “Ibra e Cassano, Allegri alle prese con i due malpancisti di Milanello”(OnLineNews, 15/10/2011). Aldo Grasso sceglie la parola “malpancista” per il suo editoriale del sabato e commenta: «Guidati da Beppe Pisanu e dall’intrepido Claudio Scajola, detto “sciaboletta”, sono nati gruppi autonomi, variamente definiti come “ribelli” o “frondisti” o “malpancisti”. Per il giornalista de Il Corriere, la parola “malpancista” aprirebbe un vero e proprio dibattito semantico prima che politico: «Non si capisce però se il malpancista è uno che ha mal di pancia, come conseguenza del magna magna, o lo fa venire al suo leader, quasi svolgesse la funzione di purgante. Di solito il mal di pancia si risolve con una seduta non alla Camera ma, più prosaicamente, in bagno. E questo sembra l’attuale destino della politica italiana» (Io Donna, 22-28 ottobre 2011). Su Il Resto del Carlino, del 6 novembre, compare inoltre un altro elemento per la valutazione del neologismo che riaggancia l’attuale situazione politica, per contro e somiglianza, a esperienze pregresse: «Berlusconi come Prodi. Se devo cadere cadrò come Prodi. Come Prodi, è sicuro di avere ancora la maggioranza e martedì con i suoi deputati, “malpancisti” e lealisti (ndr. un “-ismo” non si nega a nessuno!), affronterà il voto sul rendiconto dello Stato, già bocciato qualche settimana fa. Poi chiederà il voto di fiducia sulla legge di stabilità. (…) O la va o la spacca. Ma Prodi in Parlamento è caduto due volte: nel 1998 per un solo voto (poi venne D’Alema, con le truppe di Cossiga e di Mastella); in maniera analoga nel 2008, quando Mastella (sempre Mastella) se ne andò sbattendo la porta. Da un punto di vista di deontologia istituzionale il modo più corretto e coerente di farsi da parte. Come, da qualche giorno, chiedono a gran voce un po’ tutti, dentro e fuori la maggioranza. Farsi da parte per fare cosa? Troppe ipotesi, alcune strampalate (come il «governo di scopo» per la superpatrimoniale lanciato da Vendola), nessuna praticabile. E dunque, se cade Berlusconi, una sola vera strada: elezioni anticipate. Magari a gennaio». Luca Telese sulla pagina personale, nel dicembre 2007 accusava in maniera esplicita l’Italia prodiana e la sua pessima lezione di dissesto parlamentare: «La prima Repubblica declinava i suoi “ismi” senza stranezze: socialismo, comunismo, più raramente liberismo e poi, ovviamente, c’erano i democristiani, le democristianerie, tutt’al più il regime democristiano. Insomma, l’Italia della prima Repubblica era un mondo molto chiaro, con una geografia politica complessa, ma razionale. L’Italia prodiana, invece, con il suo dissesto parlamentare, con le sue fiduce permanenti, con gli appelli infiniti dei senatori a vita, ha prodotto nuove specie «animali», nuovi “ismi” e nuovi “isti”. Sempre Telese, a proposito dei “malpancisti” scrive: «dicono sì a Prodi ma stanno proprio male, (…) incrollabilmente leali ma dolorosamente, coloro che vorrebbero continuare magari per un secolo ma, per carità, non così. Fra i malpancisti vanno annoverati tanti dirigenti anche blasonati di Rifondazione comunista, il capogruppo al Senato Giovanni Russo Spena, il segretario Franco Giordano, quelli che invocano la verifica, i vertici, le riunioni d’emergenza per applicare il “programma” che ormai è una figura trasfigurata, non più un documento politico elettorale, ma un simbolo d’innocenza perduta, un’utopia. E i “malpancisti” naturalmente sono persone onestissime nel loro travaglio, ma altrettanto fatalmente legate al loro dramma: votare quello che non vogliono nella speranza di avere quello che non possono avere». Aspettando martedì, fra corsi e ricorsi storici, scherzi della lingua e del destino e con il pensiero al padre Dante, si potrebbe dire: «speriamo non finisca tutto in un gran peto, come il cul che fece trombetta».

Fonti

Pierluigi Visci, “La strada maestra”, Il Resto de Il Carlino, 06/11/2011 http://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/2011/11/06/614537-strada_maestra.shtml Aldo Grasso, “La parola della settimana”, IO Donna, 22-28 ottobre 2011, p.22 OnLineNews, “Ibra e Cassano, Allegri alle prese con i due malpancisti di Milanello”, 15/10/2011 http://www.online-news.it/2011/10/15/ibra-e-cassano-allegri-alle-prese-con-i-due-malpancisti-di-milanello/ Luca Telese, “ La Nuova galassia della politica italiana”, 24/12/2007, http://www.lucatelese.it/?p=321 Corriere della Sera, “Giudizi indigesti”, 25/10/1998, http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/25/Giudizi_indigesti_co_0_9810252052.shtml
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