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'Guardiagrele al centro' a proposito del mercato infrasettimanale in via Anello

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Mentre nel paese si rincorrono le polemiche sul mercato domenicale e su quello sperimentale del giovedì, vorremmo porre l’attenzione non sul numero dei mercati e dei commercianti, ma sulla qualità degli stessi.
Il mercato domenicale ed i commercianti che accusano di vedersi sottrarre clientela a causa del nuovo mercato sperimentale, con onestà intellettuale dovrebbero ammettere che lo stesso mercato domenicale, è ormai da un decennio  in una fase di declino strutturale dovuto al costante calo della qualità dello stesso,  anche per via della crescente concorrenza di prezzo portata dai mercati stranieri su tutte le tipologie di prodotti. Ferma restando la qualità immutata del mercato alimentare, è innegabile che la contaminazione subita dai nostri prodotti nel settore non alimentare, ha fatto scendere nel cittadino la voglia d’acquisto dei prodotti nel mercato, trovandosi molte volte di fronte a prodotti di bassa fattura.


Si sarebbe dovuto negli anni tutelare i commercianti che hanno sempre curato la qualità del loro prodotto, ma non si è ancora in ritardo per intervenire a loro tutela. Basterebbe consentire l’accesso al mercato domenicale e a quello sperimentale, solo a chi è in regola con i pagamenti contributivi e di occupazione del suolo pubblico e della pubblicità, per vedere che molti venditori verrebbero in automatico scremati lasciando al mercato la possibilità di ripartire con meno commercianti e migliori prodotti (POCHI MA BUONI).
In più non è da Guardiesi aspettare di vedere l’evoluzione degli eventi senza battere colpo. Abbiamo l’impressione che si preferisca aspettare per poi poter criticare, invece di intervenire o anticipare attivamente  le scelte che vengono fatte,  per altro pubblicizzate e mai tenute nascoste.


Al lavoro e alla qualità dei nostri commercianti non possiamo porre appunti, ma ciò che manca è uno spirito e una coesione che li spinga a marciare tutti uniti verso la stessa direzione. Esempio è anche il tentativo naufragato di individuare un rappresentante che potesse lavorare bene per l’interesse dei tanti che hanno voglia di fare, magari condividendo regole, principi, iniziative  e proposte agli enti di riferimento. In più sarebbe stato uno strumento di difesa verso quelle iniziative ritenute  inutili o fraintese dai commercianti.
Unico vulnus riscontrato ma oramai insanabile, è stato quello di consentire nelle programmazioni passate l’eccessivo sviluppo di medio grandi strutture di vendita a ridosso del centro (tra l’altro con parcheggi che causano non poche difficoltà agli automobilisti) che mal si sposano con la innata vocazione che un borgo con un centro storico come il nostro deve mantenere, ovvero di località turistica che si integra bene col concetto di centro commerciale naturale.


'Guardiagrele al centro' ritiene che non vada osteggiata l’iniziativa del mercato sperimentale, poiché è una opportunità in più che viene data ai residenti della zona, che a lungo hanno chiesto iniziative in un quartiere sempre lasciato a se stesso. D’altra parte nessuno nega al Centro Storico la possibilità di ulteriori proposte e iniziative, nell’ottica di ampliare l’offerta e provare a fare qualcosa di innovativo che rilanci tutto l’indotto mercato commercio turismo.

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