Come già anticipato da precedenti articoli, a Guardiagrele l'acqua corrente scarseggia.
Nei giorni scorsi sono stati riscontrati i primi disagi legati all'interruzione della fornitura idrica in diverse sezioni della rete urbana. Erogazione interrotta nelle ore notturne (dalle 22 alle 6) e, in alcuni casi, anche durante la gironata.
Con l'arrivo delle alte temperature ed in previsione degli ulteriori aumenti della colonnina di mercurio, è forse il caso di iniziare a preoccuparsi sul serio, considerato il rischio di un'ennesima crisi idrica non solo a Guardiagrele, ma anche su tutto il comprensorio fornito dall'acquedotto dell'Avello.
Il rischio sarebbe quello di distacchi estesi anche alle ore diurne con ulteriori ed aggravati disagi per tutta l'utenza, come conseguenza del prosciugarsi delle sorgenti. Situazione già sperimentata l'anno scorso, quando in alcune zone della città l'acqua è venuta a mancare per 72 ore di seguito.
A scongiurare tale rischio, eventualmente, sarà la procedura d'emergenza che la giunta Salvi ha sottoscritto circa cinque mesi fa in accordo con i due enti gestori della rete idrica nel Chietino e nel Pescarese, la Sasi e l'Aca.
Secondo l'accordo, supervisionato dal Prefetto di Chieti, Fulvio De Marinis, e dal commissario dell'ente unico reguonale per l'acqua, Pierluigi Caputi, l'Aca dovrà soccorrere le carenze della rete a gestione Sasi, fornendo fino a 45 litri al secondo tramite captazione dalle sorgenti del Foro.
L'Assessore ai lavori pubblici, Donatello Di Prinzio, spiega inoltre come il distacco durante le ore notture sia intanto necessario al riempimento dei serbatoi urbani, e che, in ogni caso, il Comune si sta impegnando a mantenere costantemente attivi i contatti con la Sasi, sollecitandola a preavvisare i distacchi, come tra l'altro rischiesto da una lettera che il Comitato per l'Acqua, a nome della cittadinaza, ha diffuso nei giorni scorsi.