L'argomento è quello sempre scottante della sanità . Nel documento vengono confutate alcune affermazioni del commissario straordinario al ramo in una lunga analisi (che pubblichiamo integralmente anche per dare a tutti la possibilità di leggerla per intero e farsi una propria idea). Delle 12 «bugie» di Chiodi, Caramanico parte dal disavanzo stimato per il 2010. Per Chiodi sarebbe «al di sotto della percentuale fissata nel piano di rientro», ma per l'esponente del Pd non è così.
«Il Piano di rientro stabilisce una riduzione del deficit di 58 mln nel 2007, 98 mln nel 2008, e 129 mln nel 2009, per arrivare a una gestione in pareggio al 2010. Tali obiettivi sono stati rispettati al di là di ogni rosea previsione fino al 2009, passando da 469,40 mln del 2005 a 43,30 del
2009. Nel 2010 invece, con il commissario Gianni Chiodi, c’è stata una inversione di tendenza con un deficit salito fino a 101 mln».
«Falso» sarebbe anche che in due anni è stato ridotto del 22% il debito del sistema sanitario, o che nel 2008 ci sia stata l'esplosione del debito che era «il più alto d'Italia».
Tra le affermazioni non veritiere Caramanico mette anche la riconversione di «sei piccoli ospedali che presentavano dimensionamenti ridotti».
«Gli ospedali sono 5 e non 6», sottolinea il consigliere d'opposizione, «e sono state tagliate 11 postazioni territoriali di 118 nelle zone interne e attivate (guarda caso a Teramo ) 2 nuove postazioni lungo la costa.. Risultato finale: la rete ospedaliera della provincia di Teramo, pur avendo un territorio molto inferiore a quella di Chieti e una popolazione inferiore di 75.000 unità , ha lo stesso numero di postazioni (10) della provincia di Chieti».
Scontro anche sull'abbattimento dei posti acuti («Non è possibile procedere all’abbattimento dei posti per acuti in quanto detti ospedali sono già stati riconvertiti in Ospedali di Territorio », dice Caramanico») e sui benefici del Piano sia in termini finanziari che di qualità («l'affermazione sulla qualità dei servizi è spudoratamente falsa: basta dare uno sguardo ai dati ») o sulle tasse che non sono state aumentate («è merito dei risultati del 2008»).
Caramanico si sofferma poi sulla denuncia del commissario di qualche settimana fa che aveva parlato di «sistema sanitario iniquo e illegale» e di «poteri forti» che eserciterebbero pressioni.
«Dichiarazioni gravi e irresponsabili», dice il consigliere regionale del Pd, «che Chiodi dovrebbe specificare nel dettaglio e denunciare alle autorità competenti. Chiodi aveva ed ha, la possibilità e, perché no, anche il dovere morale e politico di assicurare percorsi trasparenti, condivisi, di garantire il rispetto delle regole, di garantire la verità su fatti e responsabilità . Avrebbe avuto come alleati l’intero consiglio regionale e l’intera società abruzzese. Invece, si è rinchiuso in un vicolo cieco e, attualmente, non perde occasione per scaricare responsabilità sul passato».
Un capitolo del documento prende in esame anche le affermazioni (una in realtà ma abbastanza generica) del sub commissario Giovanna Baraldi: «Tutti gli atti che abbiamo fatto non sono mai tagli, ma sono sempre riduzione dell’inappropriatezza».
«E' tutto falso», replica Caramanico che in 10 pagine di documenti allega una serie di domande da mesi al centro del dibattito sull'argomento, e la sentenze del Consiglio di Stato che ha bloccato il Piano sanitario operativo e scongiurato la chiusura dell’Ospedale di Guardiagrele.

