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LA DESTRA GUARDIESE NON CI STA' ALLE DICHIARAZIONI DEL LEGHISTA BORGHEZIO

Damiano: chiedano scusa agli abbruzzesi ed ai veneti guardiesi

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Borghezio non è assolutamente degno di essere l'’erede per esempio anche di quei veneti, gente povera e dignitosa, che, con grande sacrificio e a volte rimettendoci la vita, contribuirono, con giovanissimo ma altissimo sentimento nazionale, alle bonifiche, a cominciare da quella del fucino ultimata nel 1878 e che nel 1930 accoglieva 8507 proprietà delle quali anche di veneti per finire alla bonifica del litorale romano. In quel periodo, il Veneto era una delle Regioni più povere d’Italia e dai cittadini dell'’Abruzzo, del Lazio e del Centro Italia i veneti furono accolti con rispetto e solidarietà. Oggi nelle terre di bonifica vivono migliaia di famiglie venete, le quali, al pari del popolo abruzzese, sono sempre state caratterizzate da laboriosità, rispetto degli altri, amore per il lavoro e per l’'Italia. Le dichiarazioni di Borghezio non solo offendono il popolo abruzzese, ma rappresentano anche un boicottaggio verso quel federalismo solidale di cui molti esponenti della Lega parlano, evidentemente solo per riempirsi la bocca, e col quale hanno convinto tanti italiani che con il federalismo si rafforza l’unità d’Italia: le parole di Borghezio confermano che si rischia di andare su un percorso opposto. Dopo essersi fatto fotografare in bella posa e brindato col Mariotto Padano e i leghisti della sua maggioranza ... Ora il Sindaco Salvi dichiari Borghezio cittadino indesiderabile e i “suoi” leghisti de modé - a cui si può solo dire:"S-LEGA-TEVI! - chiedano scusa agli abruzzesi e ai “veneti guardiesi” con l'’impegno di bandire idee e personaggi non degni neppure di essere chiamati italiani." Il Segretario de LA DESTRA Guardiagrele
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