Partecipa a GuardiagreleWeb.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

SOCIETÀ ABRUZZESI IN LIBIA

Paura per i dipendenti

Condividi su:
La situazione dei nostri corregionali presenti nel paese Africano, i quali svolgono importanti compiti in vari settori tra cui quello delle estrazioni petrolifere, non è ancora chiara. Varie le società: oltre ai dipendenti della Global Service, si hanno costantemente notizie di altre persone che tentano di rientrare in Abruzzo. Tra le ditte più importanti c’è la Sirti che sta realizzando, in partnership con l'azienda Telecom Libia, la nuova rete di supporto per la comunicazione cellulare. Società abruzzese, la Global Service, che a Tripoli stava realizzando nuovi impianti di distribuzione di idrocarburi ha deciso di andare via e tornare a Pescara. Racconta il geometra Gabriele Cirone: «Bloccheremo i lavori che stavamo già eseguendo. Non abbiamo la possibilità di seguire le opere, anzi non sappiamo nemmeno cosa sta avvenendo di preciso perché alcuni dei nostri dipendenti, che si trovano lì, sono chiusi in albergo. Nelle prossime ore confidiamo di lasciare la Libia e tornare in Abruzzo». L'ingegnere abruzzese Pierluigi Carugno, della società Fanì Vincenzo di Silvi marina, che lavorava fino a poche settimane fa in Libia racconta così le sue ore di terrore: «Abbiamo deciso di andare subito via, in Libia la situazione politica e sociale si stava facendo instabile. I segnali erano evidenti, troppe le differenze sociali, in troppi schiacciati nella povertà assoluta ed altri, una minoranza, che vive negli agi. Abbiamo realizzato in diverse aree desertiche impianti di irrigazione, le “Green pine line”, nella oasi di Sebha vicino le città di Idri e Brach. Eravamo pronti a fare anche altre opere, ma abbiamo toccato con mano il malessere tra le popolazioni, che la situazione stava precipitando, così abbiamo preferito andare via». Scontri in piazza anti Gheddaffi, guerra civile di un popolo deciso a cambiare il proprio destino pagando con il proprio sangue. Guerra civile di un popolo che sogna la democrazia. Di un popolo che, però, aiuta gli stranieri portando loro acqua e cibo, procurando un nascondiglio, scortandoli fino in aeroporto. Sulla difficile situazione in evoluzione, l'assessore all'Emigrazione, Mauro Febbo, ha dichiarato di aver prontamente attivato tutti i canali istituzionali nelle sedi opportune per acquisire informazioni dettagliate e notizie sulla presenza degli abruzzesi nel territorio libico. Il loro impegno è massimo affinché sia chiara la situazione dei nostri corregionali. Sin dalle prime ore in cui si sono registrati i terribili fatti che hanno come teatro il paese africano, siamo in contatto con gli uffici della Farnesina che monitorano costantemente la situazione tenendoci aggiornati.
Condividi su:

Seguici su Facebook