Partecipa a GuardiagreleWeb.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Gioco online 2020: i numeri in Italia e in Abruzzo

Condividi su:

Il 2020 passerà quasi certamente alla storia come l'anno del boom del gaming online. Nel 2019 la spesa degli italiani per i contenuti sul web era stata di 1,785 miliardi di euro, pari a una crescita del 20% rispetto ai dodici mesi precedenti, confermado la costante crescita del settore. Da gennaio a ottobre di quest'anno, invece, il 40% dei nostri concittadini ha aumentato il tempo dedicato ai contenuti video, il 14% ai giochi online e il 12% alla musica. Ma il dato più significativo è quello che riguarda la spesa: il gaming ha raggiunto un giro d'affari di circa 1,13 miliardi di euro, ovvero il 63% del totale complessivo. Ed è destinato a crescere ancora.

A guidare la classifica ancora ancora i giochi da casinò che superano la soglia di un miliardo di euro. Numeri che tuttavia non sorprendono gli analisti. Blackjack, slot machine, roulette continuano a essere tra i più apprezzati dagli internauti e le maggiori case produttrici continuano a offrire bonus e contenuti personalizzati in grado di intercettare al meglio le preferenze degli utenti. Ed è proprio grazie a questa sinergia che il settore ha registrato una crescita costante in ogni mese del 2020: a gennaio sono stati spesi quasi 82 milioni di euro, a febbraio 78 milioni e a marzo 94 milioni, record assoluto. Parametrate sullo stesso periodo dello scorso anno le cifre sono cresciute di quasi il 30% e la previsione per fine anno è che il settore arrivi a toccare la cifra di 1 miliardo e 15 milioni di euro.

Tra le Regioni in cui si gioca di più c'è proprio l'Abruzzo. La media regionale di spesa procapite per il gaming è di circa 1,16 euro (quasi 425 euro annui) a fronte di una media nazionale di 0,95 euro (e 348 euro all'anno). Dati particolarmente rilevanti che sottolineano ancora una volta la passione per il gioco degli abruzzesi che vantano tra le loro fila anche moltissimi campioni di poker sportivo, disciplina tornata a crescere quest'anno dopo stagioni di notevole calo di interesse.

E se il settore dei casinò games, come detto in precedenza, si mantiene stabile in vetta alle classifiche per spesa pro-capite e numero di appassionati, in questo 2020 si registra un altro dato significativo: il consolidamento decisivo del settore degli e-sports.

La conferma arriva da una recente ricerca di mercato condotta in collaborazione tra PayPal, azienda leader nel campo dei pagamenti online, e Newzoo, vero e proprio riferimento nella produzione di analisi statistiche sul mondo del gaming e dei videogiochi a torneo. Secondo lo studio l'Italia è il primo tra i dieci Paesi europei più importanti per quanto riguarda il numero di appassionati di e-sports e i fan italiani, oltre a essere i più “social” del continente, sono anche i più propensi ad acquistare prodotti e device dedicati al gioco.

Italiani giocatori, quindi, ma anche spettatori: circa il 42% dei nostri connazionali ha dichiarato di seguire eventi a tema e-sports con gli amici e di interagire con gli streamer più conosciuti su piattaforme specializzate come YouTube e Twitch. Ed è il dato più alto tra i Paesi oggetto della ricerca.

Gli e-sports sono ormai entrati in pianta stabile nella vita degli appassionati di gaming del Vecchio Continente. Rispetto al 2019 il settore ha registrato un incremento di pubblico del 7,4% e la stima per la fine del 2020 è che si raggiunga la cifra di 92 milioni di fan, 33 milioni dei quali aggiornati costantemente e quotidianamente e 59 milioni nella categoria degli spettatori occasionali. Notevolissime anche le previsioni per quanto riguarda la crescita del fatturato: molto probabilmente si toccherà la cifra di 973,9 milioni di dollari al 31 dicembre e i numeri potrebbero crescere fino a 1,6 miliardi di dollari entro il prossimo triennio.

Buona parte del merito di questa crescita va assegnato sia alle federazioni degli sport tradizionali che ai media. Le prime hanno aperto a queste nuove discipline, creando delle vere e proprie sezioni dedicate. I secondi hanno migliorato la copertura degli eventi principali e hanno iniziato a considerarle come sport a tutti gli effetti.

Condividi su:

Seguici su Facebook