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Come cambia il lavoro: lo smart working

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Via libera alla legislazione per lo smart working, o lavoro agile, anche in Italia. In realtà sono già più di 200.000 i lavoratori italiani che godono di un contratto che configura il loro lavoro come agile, ma da oggi sono tutelati anche da specifiche norme a livello nazionale.

Cos’è lo smart working


Il lavoro agile è quello che modifica in modo netto le condizioni del singolo lavoratore, che da oggi può, ove concesso dall’azienda per cui opera, rimanere nella sua abitazione, collegarsi all’ufficio tramite internet, continuando a svolgere le sue mansioni quotidiane. Fino a ieri tali modifiche venivano effettuate tramite accordi verbali tra il singolo lavoratore e l’azienda; da oggi sarà obbligatorio stipulare un contratto scritto, che conterrà le indicazioni sulle ore di lavoro da svolgere da casa, sul diritto alla disconnessione, sulla possibilità di ottenere le medesime tutele rispetto ai colleghi che si recano quotidianamente in ufficio, quindi pari trattamento economico, diritto alla formazione permanente, tutela in caso di malattie professionali o incidenti sul luogo di lavoro.

Come si svolge la giornata di uno smart worker


Il lavoratore classico è costretto ogni mattina a recarsi presso la sua sede di lavoro. In molti casi, soprattutto per chi lavora in ufficio, nel corso della giornata si sfruttano strumenti di lavoro disponibili anche a casa, con minime interconnessioni con i colleghi, che si possono tranquillamente realizzare anche tramite un software per videoconferenza. Questo tipo di lavoratore può oggi diventare smart, quindi può stipulare un contratto con il suo datore di lavoro che gli consentirà di svolgere le sue mansioni da casa, per una certa quota delle ore settimanali. Il lavoro svolto a casa è il medesimo svolto in ufficio, per un identico numero di ore giornaliere. Con in più la comodità di lavorare da casa. Questa news sul lavoro cambierà sicuramente la vita a molte persone, soprattutto nei mesi a venire.

L’identikit del lavoratore agile


Negli ultimi anni sono diverse le aziende che hanno sfruttato lavoratori agili; in genere costoro sono uomini, vivono nel nord Italia, lavorano per una multinazionale e hanno poco più di 40 anni. Si auspica che tale contratto sia applicabile anche nelle PMI, soprattutto per le tante donne che oggi smettono di lavorare per mantenersi più vicine alla famiglia o ai figli. Il lavoro agile è interrompibile quando si desidera, con un preavviso di 30 giorni, dopo il quale si tornerà ad entrare in azienda ogni mattina.

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