Leggo con stupore il comunicato sulla Pro Loco e resto veramente basito ed amareggiato per i contenuti decisamente fuorvianti per il lettore, per cui mi corre l’obbligo di replicare e precisare per ristabilire la verità.
Premesso che i comunicati pubblici vanno per correttezza firmati con nome e cognome, devo necessariamente dare alcune informazioni sulla storia recente della Pro Loco al fine di facilitare la comprensione della vicenda.
L’assemblea dei soci Pro Loco del 18/05/2015, che ha “eletto” il nuovo direttivo ha visto la partecipazione di soli 12 dei 30 nuovi soci iscritti, oltre a 7 membri degli organi sociali uscenti. Nell’occasione, il passaggio di consegne era stato rinviato a subito dopo l’estate in quanto il fantomatico nuovo direttivo richiedeva una situazione contabile aggiornata al 30/06/2015 per assicurarsi che non vi erano pendenze nei confronti di fornitori e/o artisti.
La situazione contabile, però, era già ben nota a tutti i nuovi soci in quanto esposta in maniera dettagliata dal Presidente uscente, cioè il sottoscritto, e riportata nel bilancio consuntivo 2014, approvato all’unanimità in un’assemblea alla quale hanno partecipato anche gli stessi nuovi soci. Appare superfluo precisare che tale bilancio risultava chiuso senza debiti e senza pendenze.
La richiesta di un bilancio al 30/06/2015, formulata dai nuovi soci, era evidentemente fuori luogo perché tecnicamente impossibile in quanto i bilanci si chiudono a fine anno. Tuttavia, per la tranquillità di tutti avevo comunque garantito la stesura di una liberatoria che assicurasse lo stato contabile fino al 30/06/2015 assumendomi naturalmente tutte le responsabilità per le attività in corso fino a quella data. Tale proposta è stata però respinta da alcuni dei nuovi soci che hanno reiterato la richiesta dei documenti contabili ritenendoli indispensabili.
Ancor più strana appare la situazione dal momento che i libri contabili e i verbali sono stati messi a completa disposizione di tutti i soci ed il bilancio 2014, noto ai nuovi e ai vecchi soci, è stato approvato senza pendenze, mentre le attività del primo quadrimestre 2015 sono state illustrate e documentate. Esse risultano peraltro esigue e consistono solo nelle attività connesse alla promozione di Guardiagrele a Milano in occasione dell’EXPO.
Pertanto, l’atteggiamento dei fantomatici nuovi soci “non” firmatari del comunicato appare molto pretestuoso e privo di motivazioni reali. Forse è dettato dalla necessità di giustificare un ripensamento o una rinuncia dopo aver verificato che nella Pro Loco si va solo per lavorare e per contribuire, anche economicamente, al bene della comunità.
Il tentativo di infangare l’operato della precedente dirigenza, sollevando dubbi sull’attività economico-amministrativa, appare veramente ingiusto e offensivo verso quei guardiesi che hanno speso il proprio tempo e il proprio denaro per la propria città, dal momento che la situazione contabile è stata sempre trasparente e tutti i soci ne sono stati sempre a conoscenza.
La divulgazione di queste notizie contribuisce anche ad alimentare un chiacchiericcio sui contributi privati di cui la Pro Loco ha beneficiato in questi anni per realizzare le tante iniziative che tutti i guardiesi hanno potuto apprezzare. Ebbene, quei contributi non sono debiti, ma sono appunto contributi, donazioni, già assorbiti nei bilanci, che hanno aiutato a chiudere senza debiti i bilanci stessi. Perciò, sono del tutto irrilevanti nella discussione attuale e possono essere tranquillamente archiviati non senza ringraziamenti.
Il “nuovo” direttivo, attribuisce la revoca della delibera comunale riguardante gli eventi correlati ad Expò 2015, al mancato passaggio di consegne. Questo è veramente assurdo. È bene precisare che gli esponenti della nuova Amministrazione Comunale, secondo una propria visione politica, hanno sempre avversato la Pro Loco negli anni precedenti, quando erano all’opposizione, per cui l’Amministrazione è stata sì presente a Milano subito dopo le elezioni in occasione di Expò 2015 (con la presenza diretta del neo Sindaco e di alcuni guardiesi), ma attraverso un proprio percorso autonomo e indipendente dalla Pro Loco. Inoltre, date le premesse, era politicamente impensabile che erogasse la restante somma a favore della Pro Loco.
Per concludere, ricordo che il sottoscritto, unitamente al direttivo, si è dimesso già in primavera, ben prima delle elezioni comunali, per favorire in ogni caso, a prescindere dall’esito politico, un ricambio ed un innesto di forze fresche che potesse ridare nuovo slancio al sodalizio. Questo naturalmente nel solo ed unico interesse della città. L’offerta è sempre aperta, anche e soprattutto ai nuovi soci che, anziché tentare di giustificarsi accusando la vecchia dirigenza, si facessero avanti seriamente, con l’impegno e la dedizione necessari per un’attività proficua. Sarebbero già sufficienti lo stesso impegno e la stessa dedizione del direttivo uscente.
Comunicato stampa del Presidente dimissionario della Pro Loco Antonio Verna