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Scatta l'emergenza idrica, prevista un'assemblea fra i Sindaci dell'Avello

Salvi chiede nuovi finanziamenti per il rifacimento della rete idrica. Il Comitato lancia un appello

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E' prevista per il prossimo 23 Settembre l'assemblea dei Sindaci del comprensorio servito dalla Sasi, ente gestore della rete idrica.

Lo scorso venerdì, intanto, è stato (finalmente) dichiatato in via ufficiale lo stato di emergenza idrica, così come stabilito nel protocollo d'intesa stipulato mesi fa fra Sasi e Amministrazione comunale.

Argomento principale del vertice dei sindaci sarà il mancato rispetto, da parte dell'Aca, di quanto stabilito nel protocollo, ossia quei 45 litri al secondo che l'ente gestore delle sorgenti del Foro avrebbe dovuto deviare verso l'acquedotto dell'Avello in caso di emergenza.

L'Aca fornisce invece, attualmente, solo 33 litri al secondo, dunque la stazione di pompaggio di Bocca di Valle (che da sola pompa appena 26 litri al secondo) è tuttora incapace di fornire sufficienti quantità d'acqua al comprensorio pedemontano.

In previsione dell' incontro del 23 Settembre, inoltre, si sente la necessità di porre le basi per un patto fra i sei sindaci dei Comuni serviti dall'Avello.

Il sodalizio ha, tra gli obiettivi, quello di indurre l'Aca a fornire all'acquedotto dell'Avello la quantità d'acqua necessaria al raggiungimento degli 80 litri al secondo.

Un diritto, sancito e ribadito al momento del passaggio della gestione dell'acqua dai Comuni alle società pubbliche, che ad ora non è stato ancora rispettato.

Il Sindaco Sandro Salvi, nel frattempo, fa notare come anni fa  la Regione abbia finanziato il rifacimento delle condotte del Lancianese, per un totale di 6 milioni di euro.

Una somma (la metà del totale destinato alle opere idriche) che inzialmente, a detta del Sindaco, avrebbe dovuto permettere invece la connessione delle sorgenti del Verde di Fara San Martino all'acquedotto dell'Avello.

L'appello del primo cittadino gravita dunque attorno alla necessità di ricevere un adeguato sostegno finanziario, spettabile di diritto ed utile a risolvere una volta per tutte l'emergenza dei mesi estivi mediante l'ammodernamento della rete idrica.

Il tutto garantito da una costante collaborazione e comunanza di interessi con la Sasi.

Intanto, dal Comitato per l'acqua a Guardiagrele, giunge un ulteriore appello: "In vista dell'Assemblea dei Sindaci della Sasi per il rinnovo del CDA, lanciamo ai rappresentanti dei Comuni interessati un appello: che non sia il solito balletto politico per la ripartizione delle poltrone, ma che si discuta del grave problema della carenza idrica del nostro comprensorio. Ribadiamo che la responsabilità politica della gestione della Sasi è dei Sindaci dei comuni che nominano il CDA e firmano i bilanci. Occorre inoltre rispetto dell'utente-contribuente che non riceve un servizio stabilito dalla stessa carta dei servizi della Sasi pagando regolarmente le bollette".

 

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