Nicola Sisti, difensore civico regionale, ha dichiarato illegittimo l'atto del Comune di Guardiagrele con il quale al cittadino Sel e Consigliere Regionale Franco Caramanico viene negato il diritto di accesso agli atti contenuti in un procedimento amministrativo volto a realizzare opere pubbliche della città.
Franco Caramanico richiedeva nell'istanza il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria di strade comunali e bagni pubblici; la relazione tecnica, contenente il quadro economico dei lavori; alcune delibere di Giunta e determine dirigenziali.
Secondo il Comune, con questi atti l'esponente di Sel avrebbe esercitato “un controllo generalizzato dell’operato dell’Ente”, attività non consentita dal comma 3 dell’articolo 24 della legge 241/90.
Sisti, invece, afferma che "tra le varie finalità di un movimento politico è insita certamente anche quella di svolgere azioni dirette a verificare la corretta attività sia degli organi statali che locali allo scopo di portare all’attenzione dei propri associati e, più in generale della pubblica opinione, le relative considerazioni ed i rispettivi punti vista in merito".
Franco Caramanico, infatti, ribatte affermando di aver chiesto "non una miriade ed indefinita qualità e quantità di atti e documenti amministrativi, bensì solo quelli riguardanti specifici interventi, con particolare riferimento alla realizzazione dei bagni pubblici".
"La legittimazione all’accesso - osserva Sisti - va riconosciuta a chiunque possa dimostrare che gli atti procedimentali oggetto dell’accesso abbiano spiegato o siano idonei a spiegare effetti diretti o indiretti nei suoi confronti, indipendentemente dalla lesione di una posizione giuridica, stante all’autonomia del diritto di accesso, inteso come interesse a un bene della vita, distinto rispetto alla situazione legittimamente riconosciuta nella impugnativa all’atto".