La città abruzzese che ha versato maggiori contributi Imu nelle casse dello Stato è Pescara, versando ben 23,6 milioni di euro di cui 14,5 andranno nel bilancio comunale, mentre il resto finirà a quello nazionale. Pescara si piazza al 27° posto nella graduatoria italiana.
Al secondo posto c’è la nostra Provincia, con 8,48 milioni: 5,16 incassati dal Comune, 3,32 dallo Stato.
Sul gradino più basso, nonostante i danni al patrimonio edilizio causati dal terremoto, c’è L'Aquila, con 8 milioni di euro. Di questi 4,8 andranno al dissestato bilancio comunale, 3,2 allo Stato.
Quarto posto per l'altro capoluogo di provincia (quasi ex), Teramo. I proprietari di case della città hanno sborsato oltre 7 milioni di euro, così divisi: 4,2 al Comune, 2,8 allo Stato.
In quinta posizione c'è Avezzano (L'Aquila), che ha prelevato 5,68 milioni (3,4 Comune, 2,28 Stato), mentre sesta è Montesilvano: 5,61 milioni (3,16 Comune, 2,45 Stato).
Seguono Lanciano (Chieti), Francavilla al Mare (Chieti), Giulianova (Teramo), Ortona (Chieti), Alba Adriatica (Teramo), Roseto degli Abruzzi (Teramo), San Giovanni Teatino (Chieti), Sulmona (L'Aquila) e Martinsicuro (Teramo), con una netta prevalenza per le località meta del turismo estivo.
Fanalino di coda, con soli 9 mila euro incassati, è il piccolo borgo di Carapelle Calvisio (L'Aquila), che paga anche un tributo al danneggiamento frutto del sisma del 2009. Solo 13 Comuni hanno una risultato peggiore.
Poco meglio Montebello sul Sangro (Chieti) e Sant'Eusanio Forconese (L'Aquila), che portano a casa poco più di 14 mila euro.
In particolare la nostra cittadina ha versato 599.860 euro di cui 318.925 al Comune e 280.936 allo Stato.