Le più grandi testate giornalistiche lanciano in questi giorni sondaggi e gallerie fotografiche, nel tentativo di frenare la corsa di un altro anno che passa: moderni venditori di almanacchi si spera in un futuro migliore ma è forte il bisogno di fare sintesi del passato. Parafrasando una nota canzone pop: “Cosa resterà di questo 2011?”; nell’ultimo numero de L’Espresso è stato definito l’anno di Napolitano, “Re Giorgio”, traghettatore ottantaseienne dell’Italia che arranca attraverso la crisi dei mercati, oltre un improvvisamente invecchiato berlusconismo. Paradosso tutto italiano.
Ma è stato anche l’anno dei 150 anni dell’unità, delle rivoluzioni nel Mediterraneo e della fine di Gheddafi, l’anno della crisi, delle agenzie di rating, l’anno delle rivolte a Londra, delle stragi di Oslo, l’anno del Giappone ferito a morte, della morte di Steve Jobs, di Emy Winehouse, di Marco Simoncelli e di migliaia di morti bianche, dimenticate.
Tra le parole scelte da La Repubblica non mancano “spread”, “indignati”, “tweet”; per il Corriere meritano un posto in classifica il sintagma “bunga bunga” e la neosemia “futuristi”.
Con un occhio al mondo e uno alla dimensione quotidiana del nostro paese pedemontano, anche Guardiagreleweb vuole dire la sua e lancia il sondaggio “Una parola, un anno”.
Già negli ultimi mesi, attraverso la rubrica “Lessico e nuvole”, il primo portale d’informazione guardiese aveva affrontato i temi caldi della cronaca e dell’attualità attraverso le parole e i modismi dei media; ora, attraverso i suggerimenti dei lettori, vuole raccogliere percezioni e nostalgie dell’anno passato: quale parola del 2011 rimarrà nel cuore e negli annali dei guardiesi?
I giochi sono aperti. Slogan, parole, riferimenti a fatti e persone per decidere il lessema più significativo e più guardiese dell’anno; dagli slogan “ Salviamo l’ospedale” e “acqua pubblica”, al neologismo “Palatenda”, passando per il sempreverde “Ta-pù", fino ai giovani e giovanili “Exò”, “Elettropark”, “Mo’desti”, "Power Francers"....
La lista delle possibilità è potenzialmente infinita e aperta alle proposte del lettore.
A voi l’ultima parola. Buon anno pieno di parole a tutti.
Partecipa al sondaggio, invia una mail a redazione@guardiagreleweb.net con scritto lo slogan oppure la parola dell'anno che ritieni più adatta!!