ANCORA DISAGI AL SS. IMMACOLATA

Personale e attrezzature: i punti di forza che mancano all'ospedale

Nicla Catano
24/01/2011
Attualità
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Oltre allo scompiglio provocato dalle vicende degli ultimi mesi, un Piano Operativo che ne prevedeva lo smantellamento e le varie lotte per contrastarlo, l'ospedale di Guardiagrele sembra oggi incapace di gestire i suoi reparti. Ancora disagi: dopo i malati di tumore lasciati senza letto si apprende dei pazienti oncologici costretti in salette che non rispondono ai loro bisogni primari. La causa secondo Salvi, Sindaco del paese, «una confusione organizzativa che sta assumendo proporzioni preoccupanti». Due sono le lettere inviate dal dall'amministrazione di centrodestra al direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. «Ho chiesto a Zavattaro di richiamare i primari di Medicina generale e Geriatria al dovere di prestare servizio stabile nel nostro ospedale, che del resto è il posto loro assegnato», informa il sindaco. «Un reparto non può funzionare senza primario».Si reclama peraltro la figura di un cardiologo in servizio nelle attività ambulatoriali. Anche l'opposizione si mobilita rivolgendo diffide rivolte direttamente alla Asl oppure affidate a carabinieri e Procura della Repubblica. Il legale del gruppo di centrosinistra, Simone Dal Pozzo, rincara la dose e con toni sarcastici dice: «Zavattaro si preparava a smantellare e chiudere l'ospedale in 15 giorni, quindi dobbiamo pensare che in pochi giorni è in grado di predisporre il ripristino di tutti quei servizi che di recente sono stati sottratti di soppiatto in vista del 31 dicembre, perché il Consiglio di Stato ha stabilito che il punto di forza del Santissima Immacolata è proprio la dotazione di personale e attrezzature, accessori fondamentali per un ospedale al servizio di una zona interna tra alta collina e montagna, per giunta con una popolazione anziana in percentuale superiore alla media regionale».

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