Ma Simone Dal Pozzo si avvale sempre della facoltà di non rispondere?

Comunicato stampa
23/05/2015
Attualità
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Franco Caramanico, candidato sindaco della lista “Insieme si può!”, risponde alle dichiarazioni del candidato de “Il bene in comune”, Simone Dal Pozzo, che si è pronunciato su facebook in merito all’incontro del 21 Maggio,  che aveva  lo scopo di definire il regolamento da adottare per il confronto pubblico sul tema “Ospedale di Guardiagrele”, lanciato da Franco Caramanico il 13 Maggio.

“Prima che si continui a mistificare la realtà – spiega Caramanico – è bene che si faccia una breve cronistoria di quanto accaduto finora”.

Il 13 Maggio, infatti, Caramanico invita i candidati sindaco, Sandro Salvi e Simone Dal Pozzo, a partecipare al confronto pubblico del 24 Maggio sul tema “Ospedale di Guardiagrele” presso il Cinema Garden. Dopo otto giorni di silenzio e dopo la sollecitazione di Caramanico, Simone Dal Pozzo richiede un incontro per definire i tempi e le modalità del dibattito.

Caramanico, quindi, incontra i due candidati il 21 Maggio e  propone che al dibattito siano rispettate le seguenti condizioni: che i candidati sindaco abbiano a disposizione, inizialmente, un tempo di 15 minuti a testa per fare il quadro della situazione e che le dichiarazioni di ognuno siano dimostrabili con documenti, video e tutto ciò che possa dare al cittadino una visione chiara dei fatti.

Il delegato di “Progetto per Guardiagrele” condivide le proposte avanzate da Caramanico e il candidato sindaco, Sandro Salvi, conferma la sua partecipazione tramite telefonata.
 

I delegati di Simone Dal Pozzo, invece, avanzano le seguenti pretese:

La prima, che la durata dell’intero incontro sarebbe dovuta essere di solo un’ora perché, poi, Dal Pozzo avrebbe avuto da fare. La seconda, il divieto di intervento libero di 15 minuti per ciascun candidato. La terza, il divieto di proiettare video e documenti.

“E’ chiaro –dichiara Caramanico- che un’ora è un tempo del tutto insufficiente per trattare un tema così complesso come quello dell’ospedale, ancora di più se si considera che questi 60 minuti devono essere divisi tra gli interventi dei tre candidati e  quelli dei cittadini. Il confronto è lo scopo dell’incontro: se avessi voluto una platea per me, come dichiara Dal Pozzo nel suo post su facebook, non avrei chiesto ai candidati sindaci di partecipare”.

“Quanto alla seconda limitazione – continua Caramanico- ritengo imprescindibile un medesimo minutaggio per ciascuno perché ognuno possa esporre la vicenda e la propria documentazione. In merito al divieto di proiettare video e documenti, accettarlo significa svilire il confronto e svuotare completamente di contenuti il dibattito. Significa anche prendere in giro i cittadini che, ancora una volta, sentirebbero tante parole e non vedrebbero i fatti. D’altra parte è stato Dal Pozzo ad affermare con convinzione e vigore in piazza, che le argomentazioni dovevano essere portate avanti con i documenti alla mano”.

“Continuo a portare avanti l’iniziativa sull’Ospedale di Guardiagrele – conclude Caramanico- perché se c’è una cosa che mi preme più di tutte queste beghe politiche è quella di fare chiarezza, di informare i guardiesi su quello che sta accadendo, anche alla luce delle scelte che il Governo regionale sta facendo, all’insaputa di tutti. La Regione, infatti, sta portando avanti azioni di rideterminazione dei posti letto dei reparti di Lungodegenza, Geriatria e di Medicina, proseguendo nella direzione della CHIUSURA dei Reparti dell’Ospedale di Guardiagrele. Ma, come al solito, i nostri rappresentanti istituzionali non ne sanno nulla!”

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