Un tunnel.
Un tunnel in cui sembra di poter scorgere il mondo. Un tunnel in cui ci si addentra pensando di trovare divertimento “alternativo” e godimento, ma che si rivela buio, impraticabile.
E poi ci si chiede: “Cosa c'è in fondo?”
A volte ci si aspetta di trovare la luce, uno spiraglio di vita migliore. Altre la fine di tutto, persino di quel bene preziosissimo che è la vita stessa.
È il tunnel che, in fondo, ognuno di noi attraversa, in un momento particolare dell'esistenza, ma di cui spesso non si riesce a trovare il coraggio o la forza di parlare.
Oggi, 20 febbraio, gli alunni delle classi IV e V del Liceo Scientifico e dell'Istituto Tecnico di Guardiagrele hanno avuto il privilegio di confrontarsi con chi questo coraggio l'ha avuto.
Si tratta di Maurizio Fratamico, un uomo che ha saputo condensare tutta la sua particolare esperienza di vita in un progetto: “JoyMix”.
Partendo da un momento di “divertimento allo stato puro”, con il coinvolgimento dei ragazzi dell'Istituto in alcune “prove” a tempo di musica, l'incontro è proseguito con una rappresentazione, a metà tra il comico e il satirico, pervasa dalla denuncia e dal rammarico per il disagio giovanile, con una vena fortemente accentuata di invito a riflettere.
“Riflessione” è stata la parola-chiave di questa giornata, parola che ha raggiunto il suo culmine nella terza parte dell'incontro: un racconto a cuore aperto, un monito da cogliere e su cui, appunto, riflettere.
La storia di quel tunnel, in cui all'inizio tutto sembra bellissimo, ma che poi si rivela essere un incubo.
Un incubo che fa venir voglia di farla finita, di smettere di vivere, di lasciarsi sfuggire di mano la vera gioia.
Maurizio non ha avuto bisogno di porsi la fatidica domanda. È bastato un gesto per fargli capire cosa c'era in fondo al suo tunnel.
L'abbraccio di suo fratello e l'espressione più esplicativa di questo mondo, “Ti voglio bene”, sono state le chiavi di lettura della sua vita.
Il cambio di rotta, inevitabile, è stato poi coronato dall'incontro con una donna, sua moglie, che continua ad accompagnarlo nel progetto e nella vita.
Oggi Maurizio ha deciso di mettere la propria esperienza, di vita e professionale, al servizio delle attività di sensibilizzazione del disagio giovanile, all'interno dell'Associazione “Nuovi Orizzonti”.
Dal racconto, viene fuori con prepotenza il suo trascorso difficile.
Da ammirare è il suo coraggio, la forza necessaria per mettere a nudo i propri errori, ma, allo stesso tempo, per aver saputo capire e trasmettere agli altri quale fosse e sia realmente la vera gioia di vivere.