27 gennaio 2014. Scompare una creatura troppo speciale per stare in mezzo agli uomini comuni.
27 gennaio 2015. È passato un anno, eppure sembra ieri.
Questa sera, alle 18:00, è avvenuta una celebrazione in suo onore, per ricordare quale persona sensazionale sia stata, o meglio è: la sua presenza sembrava aleggiare su tutti i presenti.
Li avvolgeva in un abbraccio, che sembrava infondere coraggio e forza per andare avanti, nonostante l'immane fatica che si incontri anche solo per sopportare un dolore tanto grande.
Spiegare il motivo per cui accadano certe cose è pressoché impossibile.
L'uomo non fa altro che porsi centinaia di migliaia di interrogativi nel corso della sua vita, e questo è sicuramente quello a cui non riesce a dare una risposta concreta o soddisfacente, che lo aiuti a trovare almeno un briciolo di speranza per continuare il difficile percorso a cui la vita lo sottopone.
Lui, Donatello, un ragazzo gioioso, con un'immensa voglia di vivere, un cuore grande, un coraggio ancora più imponente.
Lui che se n'è andato troppo presto, strappato forzatamente alla vita che lo ha messo più volte alla prova. Vita che lui ha sempre affrontato a testa alta, senza mai piegarsi alle difficoltà, aggrappandosi alla speranza, lottando con forza e tenacia, sempre continuando a tirare fuori il guerriero che abitava, e che abita ancora, il suo cuore.
Proprio così, la sua forza era talmente grande, da tenerlo inchiodato alla vita. Non voleva farsela sfuggire. L'amava e combatteva per lei.
Il vuoto che ha lasciato nel cuore della sua famiglia, degli amici, dei suoi cari è enorme. Mai nulla potrà colmarlo, se non la speranza che lui sia sempre al fianco di chi gli ha voluto bene e continua a volerglielo, di chi si affida a lui per andare avanti e superare ostacoli e difficoltà, di chi non l'ha conosciuto, ma lo avrebbe sicuramente stimato e amato.
È come se si riuscisse a sentirlo sempre vicino. Perché lui è qui, a vegliare su tutti noi.
La sua vita è un esempio. Ricordarla, ogni giorno, è forse troppo poco.
Donatello ci ha insegnato che arrendersi non è mai la scelta giusta, che la vita spesso non si comporta, nei nostri confronti, come vorremmo, ma non per questo bisogna abbandonarsi al suo scorrere senza opporre resistenza, anzi.
Donatello ci ha insegnato che la vita è fatta di attimi, che vanno goduti e vissuti appieno, ci ha insegnato a vivere, e non semplicemente a sopravvivere, ci ha insegnato che, pur nella difficoltà, non bisogna abbattersi.
Donatello ci insegna ogni giorno che la vita è il regalo più bello e che deve vederci non come semplici spettatori, ma come veri protagonisti, proprio come lui.