Gli studenti della Ragioneria di Guardiagrele in visita alla Banca d'Italia

Un'esperienza formativa che proietta in ragazzi verso il diretto contatto con le Istituzioni

Francesca Mascioli
17/12/2013
Attualità
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Un tuffo nel cuore dell'economia e del suo ruolo nel contesto nazionale ed europeo.

Mercoledì' 4 Dicembre le classi 4^ e 5^ della Ragioneria di Guardiagrele, a cui si è unito un gruppo di studenti del Liceo scientifico, hanno avuto l'occasione di visitare la sede centrale della Banca d'Italia (Bankitalia).

Si tratta della banca centrale della Repubblica Italiana, parte integrante del sistema europeo delle banche centrali, con sede principale a Roma ma con succursali in tutta Italia.

Un progetto che rientra nella rete di collaborazioni instaurata, ormai da diversi anni, fra l'Istituto ed alcuni fra i più importanti Enti ed Istituzioni del nostro Paese.

Tali iniziative sono volte ad avvicinare e coinvolgere gli studenti verso realtà che altrimenti potrebbero apparire come lontane, atratte, intangibili.

Organizzare visite come quella alla Banca d'Italia permette ai ragazzi di entrare a diretto contatto con gli organismi istituzionali pubblici o privati; gli studenti, addirittura, ogni anno hanno avuto la possibilità di avviare stage formativi presso aziende o banche locali.

Un'esperienza che ha permesso loro di investire nel mondo del lavoro le capacità acquisite tra i banchi di scuola, stimolando il proprio interesse e la propria motivazione a proseguire con determinazione tale percorso formativo.

"E' pur vero, tuttavia", ci fa notare la Professoressa Marina Scalone, "che non tutti gli imprenditori hanno tempo e pazienza da dedicare ai ragazzi. Mi rendo conto che avere a che fare con l’irruenza e l’indisponenza dei giovani possa essere avvilente ma sanno farsi perdonare molto velocemente e sanno farsi amare attraverso la loro spigliata curiosità. In fondo essi cercano solo un poco di considerazione."

La considerazione nei confronti dei giovani studenti non è certo mancata nella visita del 4 Dicembre: nonstante l'atuorevolezza del luogo, l'accoglienza rivolta ai ragazzi da parte dei funzionari della Banca d'Italia è stata calorosa ed impeccabile.

Dopo il saluto ufficiale del Dott. Trequattrini, gli studenti, accompagnati da una guida, hanno visitato i saloni di Palazzo Koch, del quale sono stati illustrati anche gli aspetti tecnici ed artistici.

Un'esposizione di tipo storico è stata invece quella relativa al Museo della Moneta.

I ragazzi sono stati inoltre informati, in maniera semplice ma esaustiva, sui vari compiti che spettano alla Banca d'Italia, nonchè sulle dinamiche che hanno contotto il nostro Paese all'attuale crisi economica.

"I ragazzi ci hanno portato una ventata di spensierata ed innocente gioventù.", queste le parole di uno degli esperti che hanno ricevuto e guidato gli studenti, "Spero tanto che abbiano gradito l’ambiente denso di storia, ma soprattutto che abbiano sentito dentro di sé la voglia di fare sempre di più. Mi sento di consigliare ai docenti di incoraggiare sempre questi ragazzi. Non devono perdersi d’animo e non devono pensare che il futuro sia difficile, bensì devono sempre sognare di diventare qualcuno, e per questo obiettivo lavorare intensamente giorno dopo giorno, affrontando con serietà i quotidiani piccoli impegni che li porteranno in cima. Perseverare credendo in quello che fanno perché è importante. Insistere sul Merito; il merito paga sempre, il tempo è galantuomo. Devono investire su sé stessi senza perdere tempo; non avere paura, ma forza."

Una visita, insomma, che ha saputo non solo formare, ma anche entusiasmare ed emozionare i ragazzi, fornendo inoltre interessanti e cospicui spunti di analisi e riflessione per i docenti.

Infatti, dopo una prima relazione della visita da parte degli studenti, non appena le classi si troveranno ad affrontare tale argomento nel programma di studi, i professori sapranno  irrobustire ed arrichire con l'esperienza dietta le consuete spiegazioni frontali svolte in aula.

Il Preside e i professori dell'Istituto, per ringraziare dell'accoglienza e della disponibilità ricevuta, hanno scelto di inviare alla Banca d'Italia un piccolo dono, in tema con la natura dell'istituzione, ossia  il “Bolognino d’oro”, moneta coniata a Guardiagrele nel XIII secolo. Un pensiero risultato davvero gradito e ben accetto.

 

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