Antenne nel centro storico: non ci sono pericoli per la salute. Il Comitato chiede al Comune l'installazione di ripetiori

Recenti misurazioni dimostrano che le onde elettromagnetiche sono a norma

Francesca Mascioli
16/09/2013
Attualità
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Una polemica che si trascina sin dal 2004 quella delle antenne nel centro storico di Guardiagrele.
Nel cuore della cittadina, infatti, manca quasi del tutto campo per i telefoni cellulari, con i relativi disagi per gli utenti.

Nel corso dell'ultimo decennio, infatti, il Comune ha ritenuto opportuno evitare la presenza di antenne nel centro urbano, a causa delle onde elettromagnetiche prodotte da tali strutture, e scegliendo perciò di installarle in zone limitrofe alla cinta urbana (ad esempio, Piano Venna e Bocca di Valle).

Nel corso degli anni, di conseguenza, i gestori di telefonia mobile hanno visto bocciato dal Tar Abruzzo il permesso di installare le proprie antenne nel centro storico (in particolare in Largo Garibaldi), che ad oggi risulta dunque scarsamente raggiunto dal segnale.

Nel frattempo la minoranza di centro sinistra aveva mosso polemica sul fatto che le emissioni delle centraline Telecom di Piano Venna e via Gramsci non erano mai state sottoposte ad opportune misurazioni del campo elettromagnetico prodotto, con il rischio che esso fosse superiore alla norma imposta.

A tal proposito il Comitato civico ha commissionato, nei giorni scorsi, la misurazione delle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne in questione.

Sin dalla scorsa primavera il Comitato aveva infatti avviato una raccolta di fondi al fine di ingaggiare i laboratori Galeno di Ortona, i quali hanno di recente fornito i risultati ufficiali delle misurazioni effettuate.

Ne è risultato che i ripetiori di segnale sono in piena regola, con emissioni comprese tra 0 e 1 volt-metro che escludono il rischio di inquinamento elettromagnetico.

Installare nuove antenne nel centro storico non comporterebbe, dunque, alcun danno per la salute del cittadino, il quale dovrebbe badare piuttosto al campo elettromagnetico prodotto dai cellulari stessi.

Forte di quest'evidenza, il Comitato civico chiede dunque all'Amministrazione comunale di attivarsi al fine di assicurare all'utenza un adeguato potenziamento dell'accesso alla rete mobile, tramite l'installazione di nuovi ripetitori e accordi specifici con i gestori di telefonia.

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