Micronido - Micropolemiche

Guardiagrele Al Centro - Portavoce Luigi Capuzzi
13/03/2013
Comunicati Stampa
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Correva l’anno 1986 e l’Europa viveva la più drammatica crisi nucleare della sua storia, l’esplosione della centrale di Chernobyl in Ucraina.

Parallelamente Guardiagrele dava l’avvio all’opera pubblica comunale più travagliata, ovvero la struttura scolastica in Via Anello (Scuola Materna ed elementare), che fu predisposta all’epoca dell’allora Sindaco Prof. Giovanni Palmerio.

 

            I lavori di costruzione della scuola “materna ed elementare” (Primo Lotto), furono affidati con contratto risalente addirittura al 1987. Iniziò, purtroppo, subito un contenzioso con l’Impresa appaltatrice, conclusasi con la rescissione del contratto in danno della stessa. Di conseguenza l’opera rimase incompiuta, ed abbandonata per decenni ad un intenso degrado.

 

            Nel 2005 l’Amministrazione a guida Palmerio, dopo tanti dubbi e ritardi, per mezzo di un finanziamento Regionale, predispose un progetto di riconversione della ormai ex “scuola materna ed elementare”, per destinare una parte dell’immobile come “Micro nido”.

 

L’Amministrazione a guida Palmerio, nel 2006 appaltò i lavori, ma il “micro nido”, non entrò in funzione perché mancavano la sistemazione esterna e le attrezzature e gli arredi interni. Inoltre, vi è da considerare che in Via Occidentale esisteva già un nido comunale sottoutilizzato, per una potenzialità di 60 bimbi, ma autorizzato e utilizzato solo in parte, per una capienza di 40 bimbi.

 

Successivamente, l’Amministrazione Palmerio, non aveva provveduto neanche ad individuare il “Gestore” del nuovo micro nido, come il finanziamento Regionale tassativamente imponeva, cosa che di fatto ha impedito l’apertura del Micronido.

 

Precisati i termini della questione, è nostro intento rivolgere all’Amministrazione un’esortazione affinché la struttura venga completata e resa disponibile per la città, allo scopo di mettere la parola fine su una vicenda così travagliata.

 

Tuttavia, non possiamo non sottolineare che oggi, prima di pensare di aprire al pubblico il nuovo micro nido (già vecchio strutturalmente di 30 anni), sarebbe opportuno effettuare una verifica preventiva della Vulnerabilità Sismica dell’edificio stesso, per verificare la conformità o meno della struttura, secondo le indicazioni delle Nuove Norme Sismiche, entrate in vigore dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, soprattutto quando si considera che stiamo parlando del “Micronido” per i nostri figli.

 

Su questa problematica, molto più seria di ogni altro ragionamento, invitiamo l’Amministrazione ad avere la massima prudenza e ad agire solo ed esclusivamente nei termini di legge, nell’interesse della comunità.

 

Se qualcuno ha intenzione di recuperare ora il tempo che gli altri hanno perso, a scapito della sicurezza dei bambini guardiesi, per freddo calcolo politico, troverà in questo gruppo una strenua opposizione.

 

Guardiagrele al Centro è stufa, come tanti cittadini Guardiesi, di dover rincorrere stucchevoli polemiche su un’opera che è l’emblema di successivi ripetuti e acclarati fallimenti che qualificano quella struttura come l’eterna incompiuta, e di cui nessuno può dirsi estraneo.

Questo modo di fare è quello che allontana i cittadini dalla vita pubblica, un continuo scambio di accuse che alla fine non aiuta a trovare soluzioni utili e condivise per la comunità, che ne paga le conseguenze.

 

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