"IL COMITATO PER L’ACQUA GUARDIAGRELE ha partecipato al Consiglio Comunale di Guardiagrele di giovedì 20 Dicembre esponendo la sua legittimità riconosciuta dall’art. 118 della Costituzione italiana, che invita gli Enti Pubblici a favorire le azioni dei cittadini singoli o associati volte ad affrontare i problemi che hanno un interesse generale.
Ha proiettato su schermo le condizioni di fatiscenza e di incuria nelle quali versa l’acquedotto dell’Avello, il quale potrebbe fornire una quantità di acqua intorno a 10 litri al secondo in più , se sottoposto a manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata con perizia. Ha anche informato dei problemi di sicurezza igienico-sanitaria e di incolumità personale legati allo stato dei bottini di raccolta e, in particolare, di un bottino con la porta aperta da anni e sulla quale è stata apposta una serratura dalla Sasi in maniera sbagliata, tale che il chiavistello non arriva a chiuderla.
Ha poi ascoltato l’intervento del Presidente della Sasi Ing. Scutti che ha evidenziato una situazione disastrosa dell’Ente erogatore che lui presiede, situazione che non permette il rispetto di quanto affermato sulla Carta dei servizi, ossia l'erogazione continua a meno di eventi straordinari. Il Presidente ha prospettato il prosieguo di alcune soluzioni in atto come quella della sostituzione di tratti della condotta che potrebbero evitare le dispersioni, soluzioni doverose ma che riteniamo facciano parte di una manutenzione straordinaria necessaria al mantenimento dello status quo e non certamente risolutiva del problema della carenza idrica; ha parlato poi di trivellazioni di nuovi pozzi per i quali però vi sono forti dubbi riguardo alla quantità di acqua disponibile. Comunque, si tratta di soluzione a lungo termine in quanto, dopo l'eventuale captazione, occorrono due anni di monitoraggio per i controlli sanitari.
Il comitato esprime delle forti riserve su quanto affermato dall’Ing. Scutti, il quale ha concluso il suo intervento dicendo che la causa della “porta aperta” del bottino è un atto di sabotaggio, non semplicemente un atto di vandalismo (non abbiamo capito bene da chi e perché è stato fatto e chiederemo anche noi alle forze pubbliche di verificarlo), e che lui è venuto a conoscenza dalla stampa di questo grave episodio. Ci chiediamo: ma i tecnici e gli operatori della Sasi, nei controlli periodici che fanno, non hanno mai notato lo stato della porta che è aperta almeno da due anni? Non hanno mai ispezionato la fatiscenza dei bottini e riferito al suo Presidentedello stato pietoso in cui versano e che noi abbiamo documentato con un servizio fotografico? O anche qui si nasconde un atto di pericoloso sabotaggio?
Il Comitato dichiara di non essere assolutamente soddisfatto delle risposte del Presidente, le quali, per certi versi, hanno aggravato la situazione già problematica esistente; si sente anche leggermente offeso dal tono e dalla superficialità di ascolto del Presidente e dalle sue vaghe risposte relative agli interrogativi e alle istanze
poste.
IL COMITATO CONTINUERA’ LA SUA BATTAGLIA E INVITA TUTTI I GUARDIESI ALLA MOBILITAZIONE GENERALE: OCCORRERA’ UNA PARTECIPAZIONE DI MASSA ALLE MANIFESTAZIONI CHE PROPORREMO. GUARDIESI, SE VOLETE DIFENDERE L’ACQUA E L’ONORABILITA’ DI UN PAESE CHE RISCHIA UNA CRISI IDRICA PERMANENTE UNITEVI ALLE NOSTRE RICHIESTE."
COMITATO PER L’ACQUA GUARDIAGRELE