Da martedì 13 novembre gli studenti si “autogestiscono” per
protestare contro la situazione attuale della scuola italiana: le
regolari attività didattiche sono state sostituite con attività
alternative di interesse comune, come approfondimenti, corsi di
recupero e laboratori (artistico, sportivo, teatrale e cineforum).
Inoltre gli studenti, per protestare contro i tagli alla scuola
pubblica si sono autofinanziati per ridipingere autonomamente tutte le
aule dell’istituto.
“Essendo la prima volta che il nostro istituto affronta l'esperienza
dell'autogestione – spiega una rappresentante dell’Istituto - si è
deciso di adottare una forma di protesta costruttiva per dimostrare
che è possibile conciliare il diritto allo studio con il desiderio di
esprimere dissenso e rabbia riguardo una proposta di legge che
interessa direttamente chi frequenta ogni giorno l’ambiente
scolastico. Questo Disegno di Legge, infatti, riduce i diritti degli
studenti e colpisce in prima persona i docenti. Così,
sin da subito, la maggior parte dei professori dell’istituto si sono
mostrati favorevoli e disponibili alle iniziative degli alunni,
manifestando fiducia nella nostra serietà e nel nostro impegno”.
Gli studenti sanno a cosa andranno incontro, qualora il Disegno di
Legge venisse approvato: la situazione già critica della scuola si
andrà aggravando, favorendo l’ingresso del privato, abolendo la
rappresentanza studentesca e promuovendo ulteriori tagli alla scuola
pubblica in favore di quella privata.
Ieri la maggior parte degli studenti si è recata a Chieti e ha preso
parte al Corteo insieme a tutte le scuole della provincia.
“Siamo pienamente consapevoli che le armi a nostra disposizione siano
esigue e sempre meno efficaci, e fortemente preoccupati per il nostro
futuro, speriamo che questa volta il nostro messaggio arrivi chiaro e
distinto e che non passi inosservato come già successo nel corso degli
anni precedenti”.
La protesta dei giovani continua, domani ci sarà una manifestazione in
Centro Storico, cosicché anche i cittadini di Guardiagrele vengano a
conoscenza dei motivi del loro dissenso.